Circolare informativa n.02/23
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OGGETTO: Recepimento Direttiva Whistleblowing – sistema di segnalazione per le violazioni in ambito lavorativo
Lo scorso 9 dicembre 2022 il Governo ha approvato lo schema di decreto legislativo attuativo della direttiva Whistleblowing, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni di disposizioni normative nazionali o dell’Unione Europea che ledono l’interesse pubblico o l’integrità dell’ente privato, di cui siano venute a conoscenza in un contesto lavorativo pubblico o privato. La logica è quella di incentivare la cultura della legalità all’interno delle aziende, tutelandole in qualità di “bene comune” da atti illeciti che potrebbero comprometterne l’esistenza e il benessere.
Il Whistleblower è il segnalante che, scoprendo un illecito in ambito lavorativo, decide di denunciarlo, assumendosi il rischio di vessazioni, ritorsioni o molestie. Per questo motivo è necessario che venga tutelato mediante strumenti quali, a titolo di esempio, l’istituzione di appositi canali di segnalazione, la garanzia di riservatezza ed il divieto di atti ritorsivi.
Canali di segnalazione interni
I soggetti del settore privato principalmente coinvolti da questa novità sono coloro i quali hanno impiegato, nell’ultimo anno, la media di almeno cinquanta lavoratori subordinati con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato.
A queste aziende viene richiesta l’attivazione di un proprio canale di segnalazione interno, che garantisca anche tramite il ricorso a strumenti di crittografia, la riservatezza dell’identità del segnalante e della persona coinvolta, nonché del contenuto della segnalazione e della relativa documentazione.
La gestione del canale di segnalazione è affidata a una persona o a un ufficio interno autonomo dedicato e con personale specificamente formato per la gestione del canale di segnalazione, oppure è affidata a un soggetto esterno, anch’esso autonomo e con personale specificamente formato.
Canali di segnalazione esterni
Nelle realtà aziendali con meno di 50 dipendenti, per le quali non è previsto alcun obbligo di istituire un canale di segnalazione interno, e in presenza di alcuni casi particolari quali, ad esempio, la non conformità/inefficacia del canale (se presente), la persona segnalante può effettuare una segnalazione esterna. Per le segnalazioni esterne L’ANAC dovrà adottare le linee guida relative alle procedure per la presentazione e la gestione delle segnalazioni esterne.
Si attende la pubblicazione in gazzetta ufficiale del testo del decreto legislativo, attualmente sottoposto al parere del Parlamento.
Sarà nostra cura fornirVi ulteriori indicazioni con l’evolversi dell’iter normativo.
Per ulteriori informazioni rivolgersi all’ufficio gestione 231 Dott.ssa Ghet Gabriela, cell. 328 711 6374, mail gestione231@applika.net
Ricordiamo che tutte le circolari informative sono consultabili nella sezione news del ns. sito www.applika.net
Cordiali saluti,
APPLIKA SRL