Il Rischio da esposizione al gas radioattivo Radon

Cos’è il RADON

Il Radon, è un gas inerte e radioattivo di origine naturale, è stato classificato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), tramite l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (AIRC), nel gruppo 1 delle sostanze cancerogene e quindi altamente nocivo per l’organismo umano.

L’art. 236 del D.lgs. 81/2008 prevede che il DDL effettui una puntuale valutazione della presenza delle suddette sostanze elaborando uno specifico documento.

Dove si trova il Radon

Il Radon è presente nel suolo circostante e sottostante gli edifici dove staziona l’uomo e nei materiali da costruzione, quali tufo, graniti, pozzolane, porfidi, usati nella costruzione o come rivestimenti interni.

Il Friuli Venezia Giulia e il Veneto sono regioni a rischio Radon con livelli di 99 Bq/m3 (il Becquerel è l’unità di misura della sua attività radioattiva). Il valore medio nazionale è di 70 Bq/ m3, mentre la media mondiale è di 40 Bq/ m3 e quella europea di 59 Bq/ m3.

L’esposizione al Radon, nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro, aumenta il rischio di cancro ai polmoni in maniera statisticamente significativa anche per esposizioni prolungate a concentrazioni di radon medio-basse. Recenti studi hanno evidenziato una relazione di tipo lineare tra rischio relativo di cancro ai polmoni e concentrazione di radon negli ambienti di vita e di lavoro dovuti ai suoi prodotti di decadimento che, essendo elettricamente carichi, si attaccano al particolato dell’aria e penetrano nel nostro organismo tramite le vie respiratorie evolvendo in un processo cancerogeno.

Come ridurre il richio di Radon

Possiamo ridurre il Rischio di contaminazione da questo insidioso gas radioattivo attraverso delle attività di Prevenzione e risanamento degli ambienti di lavoro, e abitativi, per far sì che i livelli di concentrazione del radon non superino determinati valori di riferimento, detti anche “livelli di azione”.

Applika può effettuare una corretta Valutazione del Rischio con eventuali misurazioni per individuare se sussistano situazioni di rischio e, se necessari, definire gli interventi di pianificazione e di risanamento.

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